Pellegrinaggio a Boccadirio

Categoria: Pellegrinaggi
Pubblicato 28 Giugno 2014

Sabato 17 aprile, a conclusione dell’attività dell’anno della nostra Unità Pastorale, le parrocchie di San Romano, Capanne, Marti e Montopoli Val d’Arno, si sono recate, accompagnate dai rispettivi parroci, Padre Roberto Beneamati, Don Fabrizio Orsini e Don Matteo Punthempurakal,  in pellegrinaggio presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio che si trova in frazione Baragazza, nel comune di Castiglione dei Pepoli (BO), nella zona di confine con la Toscana.

Questo santuario è, per importanza, il secondo santuario della diocesi bolognese, dopo quello della Madonna di San Luca, a Bologna, che tra l’altro abbiamo visitato nel pomeriggio di quello stesso giorno.
Dalle nostre parrocchie siamo con due pullman: situato tra il verde delle montagne dell’appennino tosco-emiliano, il Santuario di Boccadirio è davvero una piccola oasi di silenzio e di pace.
Al nostro arrivo siamo stati accolti da uno dei Padri del Santuario che ci ha illustrato brevemente la storia del Santuario stesso.
Secondo la tradizione popolare, il 16 luglio 1480, giorno della festa del Carmine, due pastorelli della contea allora appartenente ai Signori Pepoli di Bologna - Donato Nutini e Cornelia Vangelisti, nativi del luogo - ebbero una visione della Madonna, apparsa in corrispondenza del rio Davena (punto di confluenza dei due torrenti Tanone e Butrione, da cui il nome della località Boccadirio), che predisse loro una vita consacrata nella religiosità.
Fu così che la popolazione di Baragazza decise di costruire nel XVI secolo una piccola chiesa con tabernacolo intitolata alla Beata Vergine delle Grazie. La struttura attuale del santuario rispetta abbastanza fedelmente quella originaria cinquecentesca anche se nel corso dei secoli numerose sono state le modifiche apportate.
Sempre secondo la tradizione, è a  Cornelia Vangelisti,  divenuta poi Suor Brigida, che si deve l'acquisizione dell'immagine della Beata Vergine delle Grazie, opera del 1505 di Andrea Della Robbia, conservata sull'altare maggiore del Santuario, che dal 1947 è gestito dalla Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, comunemente detti Padri Dehoniani.
Visto che Suor Brigida è vissuta poi in un monastero della città di Prato, il santuario è per questo oggetto di una particolare venerazione dai pratesi, che spesso organizzano pellegrinaggi, anche a piedi, dalla loro città.
Numerosi ex voto conservati all’interno del Santuario, testimoniano le grazie ricevute nei secoli dalla gente: il padre ci ha detto che tutti i miracoli sono eventi con i quali Dio manifesta il suo grande amore nei nostri confronti.
Al termine della visita guidata, prima della celebrazione eucaristica, diversi padri Dehoniani si sono messi a disposizione per le confessioni.
Nella Santa Messa, celebrata dai nostri parroci, abbiamo affidato a Maria tutte le nostre famiglie, i bambini, gli ammalati, mettendo nelle mani della Madre di Dio tutte le nostre necessità.
Dopo il pranzo al santuario, siamo ripartiti alla volta di un altro Santuario: quello della Madonna di San Luca che si eleva sul Colle della Guardia, presso Bologna.
Questo è un importante santuario nella storia della città è sempre stato, fin dalle sue origini, meta di pellegrinaggi per venerare l'icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca" (l’evangelista) una antichissima immagine raffigurante  una Madonna col Bambino secondo la classica iconografia orientale di tipo odighítria o hodigitria, cioè di "Colei che indica la Via", considerata la "Madonna dei viaggiatori".
Anche in questo luogo, abbiamo reso omaggio alla Madonna e pregato tutti insieme per implorare sulle nostre parrocchie la materna protezione di Maria: Colei che in quel luogo è appunto Madonna dei viaggiatori, possa vegliare sempre sul cammino della nostra vita.
Rientrando poi in serata a casa, abbiamo portato con noi tutte le emozioni di quella bella giornata.

C.M.