Madonna del Buon Viaggio - Fotogallery

 

 

E' festa: Gesù mi ha perdonato!

Domenica 13 maggio 2012, Luca, Luciano, Raffaele, Federico, Francesco, Greta, Sara, Sara, Anna, Noemi, Lucrezia, Angelica, Rebecca, Andrea, Letizia, Melania, Mattia, Chiara, Nico, Alessia, Tommaso, Edoardo, Azzurra e Manuela si sono accostati per la prima volta al sacramento della riconciliazione.

E’ stato molto difficile per questi bambini doversi confrontare con il concetto di coscienza; per questo noi catechiste lì abbiamo preparati durante tutto l’anno. Non basta raccontare loro come si sta a messa o quali sono le piccole regole quotidiane e di convivenza da rispettare. E’ importante aiutarli ad acquisire la consapevolezza che c’è un Dio che ogni giorno ha un progetto per noi e ce lo propone.

I “nostri” bambini sono come un giardino che va coltivato anche imparando ad ascoltare ciò che Dio ha da dirci. Quel giardino va coltivato anche con l’incontro domenicale con colui che ci ha voluti, creati ed amati fino alla morte.

Quello che noi catechiste abbiamo cercato di trasmettere ai bambini e su cui chiediamo anche a voi genitori di riflettere, è che ognuno di noi è legato a Dio con un “filo”; quando sbagliamo, quando decidiamo di bastare a noi stessi, il filo si spezza.

Con la confessione e il perdono Dio fa un nodo a quel filo e questo diventa ogni volta più corto. Di perdono in perdono, ci avviciniamo sempre di più a Dio.

La liturgia penitenziale si è svolta nella chiesa di Capanne. I bambini, attraverso la meditazione della parabola del Padre misericordioso, hanno potuto fare esperienza dell’abbraccio di un Dio ricco di misericordia sempre pronto ad accogliere i suoi figli che tornano a lui. La liturgia penitenziale che hanno vissuto è stata ricca di segni. In primo luogo vi è stata la memoria del proprio battesimo: ai bambini i genitori hanno consegnato la candela accesa al cero pasquale. Dopo un attento esame di coscienza ogni bambino, accompagnato dai genitori, si è recato dal sacerdote per la confessione, portando con sé il “filo” annodato simbolo dei propri peccati. Una volta avuta l’assoluzione, ognuno ha snodato il suo filo, lo ha deposto davanti al crocifisso, e si è raccolto in preghiera effettuando la penitenza ricevuta dal sacerdote e ringraziando Gesù perché è stato perdonato.

Salutati i genitori, i bambini hanno confidato, spontaneamente, alle catechiste le loro emozioni, i propri sentimenti, le ansie, le paure, e la gioia di quel momento. Ecco quello che ci hanno detto: “le emozioni che ho provato sono: prima non volevo farla perché avevo paura e ansia, poi volevo farla e don Fabrizio mi ha aiutata molto a capire i miei peccati e ora voglio rifarla”; “io ho provato gioia infatti prima di arrivare ero tutto agitato, poi alla fine mi sono calmato e dentro mi sentivo Gesù”; “avevo molta paura di sbagliare qualcosa, ero molto emozionata perché pensavo a come non fare più gli stessi peccati e a come portare nella mia famiglia felicità, amore e dolcezza”; “quando stavo aspettando il mio turno con i miei genitori mi sono molto emozionata e pensavo che il frate mi avrebbe sgridata per quello che dicevo. Ad un certo punto quando stavo dicendo i peccati mi sono fermata e ho detto l’atto di dolore. Infine mi sono seduta sulla panca stando molto calma e felice”; “le emozioni che ho provato mentre mi confessavo e prima di confessarmi erano: paura di confessarmi, avevo il mal di pancia e non ce la facevo più ad aspettare perché ero fra gli ultimi”.

Come si nota si tratta di riflessioni che nella loro ingenuità mostrano con tenerezza quanto i bambini sentissero l’importanza del sacramento.
Al termine della cerimonia questi bambini hanno festeggiato la gioia del perdono ricevuto dal Signore insieme alle loro famiglie, a don Fabrizio, a padre Orlando e alle catechiste e... poiché “tutti i salmi finiscono in gloria”, la festa si è conclusa con una succulenta merenda.

Ai “nostri” bambini un augurio, perché la prima confessione sia per loro l’inizio di una vita piena d’amore. Aiutiamoli a far sì che crescendo rimangano vicini a questo sacramento in modo che possano sperimentare l’amore di Dio.

"Vi assicuro che in cielo si fa più festa per un peccatore che si converte che per 99 giusti che non hanno bisogno di conversione” (Lc 15,7).