Madonna del Buon Viaggio - Fotogallery

 

 

Avvento. Riscoprire la nostra fede.

Il tempo di Avvento, che è iniziato quest’anno  con la domenica 30 novembre, è tempo di attesa, di conversione, di speranza: attesa-memoria della prima ed umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale; attesa-supplica dell’ultima e gloriosa venuta di Cristo come Signore della storia e Giudice universale.

«L’anno liturgico è celebrazione continua e progressiva di tutto il piano della salvezza, in una forma che è ad un tempo evocazione delle mirabili opere di Dio, culto filiale al Padre per mezzo del Figlio nello Spirito, istruzione e santificazione della Chiesa».

Assumere il dinamismo proprio dell’anno liturgico significa vivere in comunione con tutta la Chiesa, condividendone il cammino nel corso del tempo.

Inoltre significa avvalersi di quella pedagogia ecclesiale che intende guidare i fedeli alla piena maturità in Cristo, mediante la celebrazione durante l’anno dei misteri della vita del Signore attorno al momento cardine che è la Pasqua l’iniziazione cristiana». (CEI, Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell’iniziazione cristiana in età adulta. Nota Pastorale, 8 giugno 2003).

La Nota Pastorale dei Vescovi, ci indica quale sia lo stile del cristiano nel tempo liturgico che abbiamo iniziato , quello dell’Avvento. A tutti noi viene offerto l’occasione per approfondire meglio la nostra fede affinchè - per dirla con Papa Francesco – la nostra sia una “fede Ecclesiale”, cioè sia un fede che si caratterizza in uno stare vicino ai poveri di questo tempo e a non rimanere chiusi in un atteggiamento dove si guardano gli altri  dall’alto in basso senza una vera ed autentica comunione. Uno stile che vale per tutti , a cui noi sacerdoti per primi siamo richiamati, ma è lo stile da recuperare per tutta la chiesa, per le nostre comunità parrocchiali.

Continua il Papa- “[spesso..] non guardiamo le necessità del Signore: non guardiamo al Signore che ha fame, che ha sete, che è in prigione, che è in ospedale. Quel Signore, nell'emarginato. E questo clima fa tanto male…Mai entriamo in questo microclima dei discepoli ecclesiastici, privilegiati, che si allontanano dalla Chiesa di Dio, che soffre, che chiede salvezza, che chiede fede, che chiede la Parola di Dio”.

Dobbiamo essere vigilanti sui nostri sensi e essere attenti a chi ci sta accanto, a chi è più prossimo.

C’è un altro aspetto in cui, Papa Francesco ha esortato il Popolo di Dio a vivere l’esperienza ecclesiale della fede così come ci è stata trasmessa, cioè come quel “deposito” di valori  che non si fondano sui nostri presupposti, sulle nostre idee , ma  “abitano” nel Vangelo :

il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre, eutanasia e aborto. Parole forti di Papa Francesco, dette al ricevimento dei Medici cattolici lo scorso 17 Novembre che interpellano tutti, e che non possiamo tralasciare quasi non ci toccassero da vicino come cristiani…State attenti, sperimentare con la vita, giocare con la vita, è un peccato contro Dio Creatore”, ha detto il Papa, e ancora - “I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva..”. Nel popolo cristiano, queste parole del Papa non passino come se nulla fosse stato detto.

L’Avvento ci interpella  a vivere più pienamente una vita di fede ecclesiale, e  ci faccia mai perdere di vista che, ciò che preghiamo trovi concretezza in quei valori in ciò che vogliamo testimoniare con il Vangelo della Carità. Il cammino iniziato sia per noi tempo favorevole per incontrare il Cristo di Carne, nelle periferie della nostra società, delle nostre comunità parrocchiali, e l’augurio che ci facciamo è che noi tutti possiamo rispondere ai pressanti appelli di Papa Francesco, che in maniera decisa e forte ricorda a noi cristiani.

Carissimi fratelli e sorelle , l’occasione sia per fare a tutti voi i miei sinceri auguri di un Santo Natale.

Don Fabrizio